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Soluzioni omeopatiche contro l’influenza

Scacco matto all’influenza con le dolci soluzioni dell’omeopatia

Come affrontare il modo naturale l’imminente arrivo delle malattie invernali, con l’influenza al primo posto, con i consigli del dottor Renato Raimo, farmacista esperto in omeopatia a Pisa.

Si fa un gran parlare in queste ultime settimane del vaccino contro l’influenza.
Oggetto di discussione, ritiri e quant’altro, la faccenda non ha fatto a meno di lasciare il segno: secondo un’indagine infatti il 19% degli italiani ora è in dubbio sulla sua utilità (il 14%) e se sia il caso di vaccinarsi (il 5%).

In tutto questo caos, e in attesa che le Autorità sanitarie facciano chiarezza, c’è ancora spazio per la prevenzione nelle sue varie forme: dallo stile di vita sano, alla dieta corretta per arrivare all’igiene di mani e luoghi in cui si soggiorna. Infine, c’è anche l’alternativa ai vaccini tradizionali, e la si può trovare per esempio nei rimedi dolci come l’omeopatia.
A parlarne è il dottor Renato Raimo, farmacista esperto in omeopatia a Pisa.

Innanzitutto, l’esperto tiene a precisare che vi è una differenza tra l’influenza vera e propria e le cosiddette sindromi simil influenzali: l’influenza è una malattia sistemica acuta, con prevalenti sintomi respiratori, dovuta all’infezione da parte di un virus, che si trasmette per via aerea e con una trasmissione rapida e frequente. Il contagio è molto veloce, perché avviene attraverso minuscole goccioline di saliva cariche di virus influenzali, che ogni anno cambiano la loro struttura antigenica capsulare, provocando così nuove infezioni. Le sindromi simil influenzali si trasmettono esattamente con la stessa modalità dell’influenza: la differenza è che sono provocate da virus diversi (adenovirus, paramixovirus, rinovirus, coronavirus) presenti tutto l’anno, con un picco di frequenza tra settembre e marzo. Il nome “simil-influenzali” definisce in modo chiaro il senso di queste sindromi: presentano sintomi simili a quelli dell’influenza, ma sono in genere meno intensi, si distinguono per una durata più breve e si manifestano in modo più graduale rispetto all’influenza.
La febbre è meno frequente e per lo più sotto i 38 gradi, mentre nell’influenza è solitamente elevata, a rapida insorgenza e accompagnata da brividi.

Posto che i dubbi al riguardo siano stati chiariti, l’esperto spiega come intervenire con i medicinali omeopatici sia in fase di prevenzione, che ai primi sintomi e durante le infezioni.
Durante i mesi che precedono l’arrivo dei virus influenzali e simil è bene prevedere un periodo di trattamento preventivo per mezzo di un medicinale omeopatico come, per esempio, Oscillococcinum, la cui assunzione è consigliabile da settembre a marzo, periodo di maggiore esposizione ai virus.
«Molto importante – sottolinea il dott. Raimo – è fare attenzione alla posologia: quella corretta in fase preventiva prevede una dose di Oscillococcinum a settimana… La somministrazione è molto semplice: basta versare e sciogliere l’intero contenuto di una dose direttamente in bocca, preferibilmente sotto la lingua».
Inoltre, sempre a partire dai primi mesi autunnali, un altro ottimo supporto naturale alla prevenzione è il macerato glicerico di Rosa canina: 15 gocce al giorno diluite in un po’ d’acqua per 3 settimane al mese permettono di aumentare ulteriormente la protezione dall’influenza e dai virus para influenzali, spiega l’esperto.

Nel caso invece che i primi sintomi, come malessere diffuso, dolori articolari e muscolari, testa pesante, fastidio alla luce, sensazione di freddo, brividi, sensazione di bruciore faringeo, astenia siano già comparsi, come è possibile intervenire con i medicinali omeopatici?
«Anche in questo caso – spiega il dott. Raimo – si può assumere Oscillococcinum: se preso tempestivamente, contribuisce a impedire la progressione della malattia verso la sintomatologia conclamata. L’importante è assumere una dose il prima possibile, rinnovando la somministrazione fino a tre volte al giorno, ogni 6 ore. Un consiglio: ai primi sintomi, Oscillococcinum andrebbe assunto non solo dalla persona malata, ma anche dai suoi familiari, perché il contagio potrebbe essere già avvenuto. Lo stesso medicinale sarà generalmente utile anche in fase di sintomatologia influenzale conclamata: in quest’ultimo caso, occorre una dose due volte al giorno, mattina e sera, per un periodo di 2-3 giorni. Preso in questa fase, Oscillococcinum può aiutare a ridurre l’incidenza di ricadute».

Un diverso approccio deve essere tenuto in conto quando si tratti di un adulto o un bambino, spiega ancora l’esperto. Nel bambino, per esempio, la sindrome influenzale si associa frequentemente a laringo-tracheite e a febbre. In caso di febbre superiore a 38°, a esordio improvviso, per i bambini (ma anche per gli adulti) è consigliabile assumere 5 granuli di Belladonna 9 CH ogni 2 ore, mentre in caso di febbre inferiore a 38°, che appare progressivamente, è preferibile somministrare 5 granuli di Ferrum phosphoricum 9 CH ogni 6-8 ore. Qualora la febbre fosse di media entità e associata a problemi gastro-intestinali è preferibile Arsenicum album 15 CH, 1 dose il prima possibile, da ripetere se necessario dopo alcune ore.

E dopo?
Nell’arco di tre-cinque giorni, i sintomi dell’influenza e delle sindromi influenzali solitamente scompaiono, ma durante la convalescenza, può persistere una sensazione di stanchezza e astenia. In questo caso, utili in chiave omeopatica Phosphoricum acidum 15 CH e Kalium phosphoricum 30 CH, 5 granuli di ognuno mattina e sera.
«In generale, e questo non vale solo per i medicinali omeopatici da assumere in caso di virus influenzali – sottolinea Raimo – è importante evitare di bere e mangiare almeno 5 minuti prima o nei successivi 15 minuti all’assunzione del medicinale omeopatico, in quanto  questo viene assorbito attraverso la mucosa orale».

COME SI ASSUMONO I MEDICINALI OMEOPATICI
Granuli

I granuli sono confezionati in contenitori multidose e generalmente se ne assumono 5 a ogni somministrazione. Vanno sciolti lentamente in bocca, preferibilmente sotto la lingua.

Globuli
I globuli sono confezionati in contenitori monodose e vanno assunti in un’unica somministrazione. Si versa l’intero contenuto di una dose direttamente in bocca e si lascia sciogliere preferibilmente sotto la lingua.

Compresse
Le compresse si lasciano sciogliere lentamente in bocca.

Somministrazione ai bambini
Nei bambini più piccoli, i granuli e i globuli possono essere sciolti in poca acqua, meglio se oligominerale e a temperatura ambiente, mentre le compresse possono essere disciolte in acqua dopo averle frantumate.  Meglio evitare di farli sciogliere in sostanze aromatiche come tisane, camomilla o succhi di frutta.

In generale…
i medicinali omeopatici possono essere assunti in qualsiasi momento della giornata; è comunque consigliabile assumerli almeno 5 minuti prima o 15 minuti dopo i pasti e/o il consumo di vino, caffè, menta, sigarette, che contengono comunemente sostanze vasocostrittrici.