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Rientro dalle ferie: sindrome “da infradito”

RIENTRO dalle FERIE e SONO STANCO? Nessun problema, è la sindrome da infradito.

Tendenzialmente è una sensazione che proviamo un po’ tutti. Basta un giorno di lavoro e ci sembra che le vacanze siano lontanissime ormai. L’effetto psicologico del rientro dalle vacanze può ripercuotersi sulla resa nel proprio lavoro e anche sul fisico: sensazione di svogliatezza e pigrizia fanno da contrasto alla richiesta di concentrazione o di impegno fisico sul posto di lavoro. Cosa fare? Non serve lottare contro queste sensazioni, ma bisogna lasciare il tempo al nostro organismo di riadattarsi ai ritmi del lavoro. Quello che fa la differenza è il tempo di adattamento. Tutto dipende dalla nostra cabina di comando: il Sistema Nervoso Centrale. Da qui partono tutte le risposte agli input che riceviamo dall’esterno e quindi la “capacità di adattarsi” alla nuova sensazione. Possiamo aiutarlo, anzi la natura ci da la possibilità di sostenerlo in queste fasi delicate che spesso possono avere conseguenze fastidiose e ripercuotersi per esempio sul sistema immunitario. In FITOTERAPIA si può ricorrere all’uso degli “ADATTOGENI”. Si classificano così un certo numero di piante, con studi clinici di una certa importanza, i cui principi attivi svolgono nel nostro organismo un’attività di stimolo a livello del sistema nervoso centrale attivando quel meccanismo fisiologico di adattamento a stati di stress o cambiamenti repentini di stile di vita. Assumendo gli Estratti Titolati di queste piante, quindi con dosaggi standardizzati e sicuri, si potrà beneficiare di un più rapido recupero di uno stato psico-fisico ottimale per superare in minor tempo lo spiacevole ritorno al quotidiano tran-tran.

ELEUTEROCOCCO (vedi approfondimento: Sapere Salute n°84).

RODHIOLA (vedi approfondimento: Sapere Salute n°91).

WITHANIA SOMNIFERA nota anche come “ginseng indiano“, è un fitoterapico utilizzato prevalentemente per le proprietà adattogene e toniche, in grado di favorire e migliorare le funzioni psicofisiche e organiche generali, in particolare nelle situazioni di stress. Sono documentate le proprietà del fitoestratto come immunomodulante, antiossidante e anti-apoptotico, contribuiendo ad un aumento nella protezione cardiovascolare.
I meccanismi d’azione non sono stati ancora ben identificati ma la maggior parte delle proprietà sono da attribuire ai due witanolidi principali: witaferina A e witanolide D. Le proprietà adattogene della Withania sembrano essere dovute alla sua capacità di inibire l’aumento dell’espressione dei recettori dopaminergici indotta dalle situazioni di stress.
Tra gli effetti farmacologici del fitoestratto è da evidenziare quello nootropico, in grado di aumentare le capacità cognitive, migliorare la concentrazione, la memoria, l’umore e prevenire, in alcuni casi, la depressione.
L’estratto di Withania agisce stimolando la crescita nervosa e aumentando l’apporto di ossigeno al cervello e il rilascio di agenti neurochimici quali neurotrasmettitori, enzimi e ormoni.

Affidatevi ad un professionista esperto e controllate sempre l’etichetta. Ogni capsula di qualunque FITOTERAPICO deve contenere un quantitativo minimo di un principio attivo specifico indicato in %.
“A base di…” non vuol dire niente dal punto di vista della qualità e della efficacia terapeutica.
La FITOTERAPIA moderna ha sempre una risposta scientificamente dimostrabile.